Viaggio in camper tra Umbria, Marche e Abruzzo
I viaggi della Famiglia Bacci- 29 Settembre 2021
- Viaggi e Itinerari
- Posted by Enrico Citi
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Quello di quest’anno è stato uno dei più bei viaggi mai fatti. Non avevo mai visitato l’Abruzzo ed è stata una vera e propria rivelazione.
L’equipaggio era formato da me e Paolo, il Camper invece era un nuovissimo Laika Kreos 8002, motorhome di 8 metri su Iveco!
Durante tutto il percorso abbiamo trovato numerose aree camper, non tutte degne di nota ma comunque gratuite. Abbiamo quindi usufruito dei servizi come ad esempio per il carico/scarico dell’acqua ma per il resto abbiamo sempre fatto sosta libera senza essere disturbati trovando ristoranti con un ottimo rapporto qualità prezzo.
Siamo partiti il 6 agosto alle 15 da Lavoria (PI) con meta approssimativa Norcia. Il bello del camper si sa è quello che il viaggio inizia appena partiti e quindi abbiamo deciso di improvvisare due tappe non previste.
La prima alle Fonti del Clitunno. Si tratta di un ameno laghetto dove confluiscono varie sorgenti; luogo storico visitato da Byron e Carducci, del quale è esposta le relativa poesia ispirata dal luogo. Molto carino fare una passeggiata lungo lago o fermarsi per una pausa relax. L’area ha un parcheggio non molto grande quindi potreste dover parcheggiare lungo la strada.
Poco più avanti del lago c’è una chiesa d’epoca longobarda, a mio parere deliziosa, edificata in forma di tempietto corinzio. L’area non è dotata di parcheggio quindi è consigliabile parcheggiare il veicolo lungo la strada.
Proseguiamo per la seconda tappa! La Cascata delle Marmore.
Qui troverete grandi parcheggi di cui alcuni riservati ai camper e dopo le 20 il parcheggio è gratuito!
Il flusso importante dei turisti se n’è andato e il luogo è davvero tranquillo.
Con grande sorpresa scopriamo che c’è la possibilità di effettuare un tour guidato in notturna alle 21. Ceniamo in camper e poi partecipiamo al tour, il tutto all’insegna dell’improvvisazione. Le cascate sono affascinanti e nel momento in cui aprono la cateratta sono veramente impressionanti. La passeggiata è piacevole ma…munitevi di impermeabile!
Per prevenire il caos che ci sarebbe stato il giorno successivo, decidiamo di non fermarci a dormire lì ma di tornare indietro lungo la Val Nerina e di fermarci a Scheggino, in un piazzale accanto alla piazza principale del paese.
7 e 8 agosto visitiamo il paese di Scheggino, perfettamente restaurato. Dalla piazza principale si attraversa il fiume Nera che scorre placido e i inerpica su per il paese medievale con resti di mura e rocca.
Proseguiamo per Cascia, cittadina molto particolare. Ai piedi del paese, si trovano delle scale mobili e un ampio parcheggio. Prima della sbarra di ingresso c’è un’area camper dove si può fare rifornimento di acqua. Per lo scarico invece è necessario accedere al parcheggio.
La bellissima Norcia invece, anche se ha subìto delle ferite profonde in seguito al terremoto, è sempre bella. Per fortuna i turisti non mancano e forse questa è una delle poche cose che dà la forza a queste persone di andare avanti. Facciamo un giro e compriamo un sacco di cose buone alla famosa norcineria dei Fratelli Ansuini dove si può anche mangiare qualcosa sul posto (salumi e formaggi).
La strada per Castelluccio è molto bella ed ancora di più lo è la pianura sottostante al paese (completamente distrutto). Parcheggiamo nei campi, ci sono tanti altri camper, sembra di essere in un western americano. Prendiamo le biciclette e facciamo un bel giro di un paio d’ore. Ceniamo molto bene a un baracchino lì vicino. Accanto c’è anche un noleggio di cavalli per chi vuol fare delle passeggiate guidate.
Il mattino dell’8 agosto la prima sosta viene fatta presso un altro baracchino per fare acquisti. Le birre artigianali sono davvero ottime (le abbiamo provate tutte) e poi naturalmente lenticchie e cicerchie.
La strada panoramica dei monti Sibillini tiene fede al suo nome. Ci fermiamo più volte per fare delle foto.
Verso le 12.30 arriviamo ad Ascoli Piceno, per la precisione ci fermiamo lungo la strada che porta al parcheggio di Porta Torricella. Da lì traversato il ponte sul torrente, in pochi tornanti, si arriva in Piazza Arringo. Giusto il tempo di un pranzetto da Migliori con il fritto misto e le immancabili olive ascolane, e poi si prosegue la vacanza in giro per la città. Ascoli è una cittadina meravigliosa, che vale anche una visita mirata.
A sera ci spostiamo a Fermo. Parcheggiamo nell’area di sosta attrezzata per camper vicino alla Croce Verde, un po’ in pendenza, ma comoda per il centro.
Nel centro di Fermo è in corso una festa per il palio dell’Assunta per cui tutti i vari rioni organizzano cene. Ceniamo quindi in uno di questi in Piazza del Popolo.
Il 9 agosto lo dedichiamo alla visita a Fermo, bisogna avere buone gambe perché le salite sono alquanto ripide!
La cittadina è prevalentemente costruita con il mattone come molte città marchigiane, il Duomo, il palazzo con la sala del mappamondo, le cisterne romane, i palazzi della Via Cavour. Ci godiamo il panorama che si gode dalla cima e ci perdiamo in su e giù per le varie stradine.
Ripartiamo a fine mattinata ed arriviamo per pranzo al parcheggio vicino alla chiesa e poi proseguiamo a piedi fino al sentiero per le Gole del Salinello. La passeggiata è piacevole ma la cascata purtroppo è completamente secca.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Teramo. La città ha un centro gradevole e molto animato (Corso Cerulli e Corso San Giorgio) inoltre ha una cattedrale gotica/romanica con annesso campanile spettacolare.
Sostare a Teramo, in particolare con un camperone come il nostro, non è facile. È presenta una sola area di sosta, che non siamo riusciti a trovare, con recensioni non molto buone tanto che anche le persone della zona ce l’hanno sconsigliata. La soluzione? Parcheggiare ai margini del piazzale degli autobus vicino a Porta Castello. Ci addormentiamo sentendo il concerto che si tiene nella sottostante arena.
10 agosto, ripartiamo verso Campo Imperatore. Ci fermiamo alla base della funivia, vicino ad Assergi. Fortunatamente c’è molto parcheggio. Prendiamo la funivia ed arriviamo all’Osservatorio.
Avevamo già deciso di non salire fino al Corno Grande essendo una passeggiata piuttosto impegnativa, quindi proseguiamo su un altro sentiero e pranziamo al fresco al rifugio del duca degli Abruzzi.
Dopo una breve pausa iniziamo un percorso che si tiene sulla cresta e dopo un’oretta di cammino decidiamo di tornare indietro scendendo fino alla funivia.
Prossima tappa L’Aquila.
Seguiamo le indicazioni per l’area di sosta attrezzata. L’area è molto comoda se si desidera visitare il centro essendo vicinissima a Porta Castello dove c’è il parco con il Forte spagnolo e l’auditorium di Piano. Passeggiamo per Corso Vittorio fino alla piazza del Duomo.
La nostra scarpinata prosegue attraverso un parco fino alla meravigliosa ed imperdibile Abbazia di Collemaggio passando quindi dalla parte opposta della città fino alla Fontana delle 99 Cannelle.
Stremati ci prendiamo un aperitivo tardivo in centro ma poi decidiamo di non dormire lì la notte: fa un caldo pazzesco e calcoliamo che Santo Stefano di Sessanio (1.251 metri) è solo ad una mezz’ora da lì.
Dormiamo a Santo Stefano in una bell’area vicino ad una bella chiesetta senza servizi (si può scaricare il WC in un vicino ex campeggio) ma silenziosa e parzialmente ombreggiata.
L’11 agosto, al mattino siamo pronti e scattanti per visitare il paesino medievale di Santo Stefano di Sessanio interamente restaurato. Da lì la rinascita del paese in chiave turistica. Troviamo il gentilissimo sig. Giovanni, uno dei 50 abitanti superstiti del paese, che ci racconta la storia del luogo, dalla sua fortuna come centro di smistamento della lana alle storie della transumanza a quella dell’emigrazione in Canada.
Arrivata l’ora di pranzo scegliamo uno dei numerosi ristorantini del centro non prima di aver scambiato due parole con la signora Valeria di Aquilana, coraggiosa artigiana che recupera la lana delle pecore abruzzesi ( prodotto che normalmente va al macero come rifiuto speciale) e realizza capi di abbigliamento o gomitoli di lana che tinge lei stessa.
Nel pomeriggio abbiamo prenotato un’escursione in notturna per vedere le stelle cadenti con Abruzzo Wild (https://www.abruzzowild.com). Ci facciamo preparare degli ottimi panini da Francesco, un fiorentino trapiantato a Santo Stefano, che ha aperto un food truck di panini gourmet.
Partiamo verso le 17 con la macchina della guida verso il lago di Raccollo. Appena scesi inizia a grandinare ma dura poco ed il sole che esce di lì a poco ci regala un arcobaleno completo. Ci incamminiamo nel Piano di Raccollo ed arriviamo verso l’ora del tramonto vicino alle rovine di un monastero nei pressi di un altro laghetto, meta un po’ meno scontata per vedere il tramonto della Rocca di Calascio. Saliamo così su di una cima da dove osserveremo le stelle cadenti.
12 agosto, ci incamminiamo verso la Rocca di Calascio che ci regala una piacevole passeggiata. La rocca è molto suggestiva anche se un po’ affollata di turisti. Al ritorno decidiamo di percorrere un altro sentiero.
Pranziamo al ristorante il Castello che ci offre del cibo davvero buonissimo e dopo un breve riposino in camper e ripartiamo per Fonte Vetica. Il panorama lungo la strada è fantastico e varia dalla prateria al bosco.
Al parcheggio libero vicino al ristoro Mucciante, famoso per gli arrosticini, penso di non aver mai visto tanti camper in vita mia. Noi parcheggiamo più su alla partenza dei sentieri.
Il ristoro, dove decidiamo di fare una sosta “ristoro” appunto, è in realtà una macelleria che mette a disposizione dei suoi clienti, numerosi bracieri per cui dopo aver acquistato la carne c’è la possibilità di poterla cuocere direttamente.
Il giorno dopo ci alziamo molto presto per paura di soffrire il caldo. Saliamo quindi fino alla cima del Monte Premoggia godendoci un panorama fantastico. Da un lato l’altopiano con la sua corona di cime, dall’altro la pianura fino al mare di Pescara.
Al ritorno pranziamo in camper, ci riposiamo un po’ e poi con le nostre bici andiamo alla scoperta del vicino Canyon dello Scoppaturo, letto di un fiume in alcuni punti davvero bello, sembra di essere sul set di un film western infatti da queste parti hanno girato film di Terence Hill e Bud Spencer.
In serata ci trasferiamo a Bussi sul Tirino. L’area camper è molto carina ed è posizionata vicino al fiume e a un parco ma è piccola ed al completo per cui dopo aver scaricato e fatto acqua parcheggiamo non molto distante.
Siamo arrivati già al 14 agosto, stavolta con Maiellando (https://www.majellatrekking.eu) prenotiamo l’escursione in canoa che dura un paio d’ore. Le escursioni partono da due punti sul fiume, la nostra dall’orto del signor Alfiero, detto lo sceriffo che ci regala pomodori e cocomero.
Il pranzo di oggi? Nel nostro amato Camper! Pomeriggio finalmente relax lungo il fiume Tirino. Verso le 18 ci spostiamo attraverso Scafa, San Valentino in A.C., Morice (attenzione l’ultimo pezzo di strada è stretto, se avete un camper grande e non siete esperti guidatori lasciate perdere. Parcheggiate in San Valentino e fatevi portare da qualcuno) al parcheggio da cui parte il sentiero per l’Eremo di San Bartolomeo in Liegi un bell’eremo incastonato nella roccia.
Cena e pernottamento presso l’agriturismo Ai 4 Sentieri poco più sotto.
Il 15 partiamo molto presto per non trovare traffico vista la festività di Ferragosto e ci spostiamo a Caramanico Terme. Per il camper c’è un bel parcheggio ai piedi del paese parcheggio La Vallocchia.
Per visitare la Valle dell’Orfento, in questo periodo a causa del Covid, è necessario registrarsi al Centro visite che apre alle 9 ed è poco sopra il centro del paese.
Ci sono vari percorsi, e noi decidiamo di percorrere quello che arriva al Ponte. Il percorso parte dall’alto e percorre il lungo fiume. La parte finale, più vicina alla strada, è quella più scenografica ma anche, visto la facilità con cui si raggiunge, la più affollata. Comunque è un percorso assolutamente consigliato. Mangiamo i nostri panini, ci riposiamo un po’ lungo il fiume e nel primo pomeriggio sotto un sole cocente ci rimettiamo in marcia direzione Sulmona.
La strada che ci hanno consigliato persone del posto è molto panoramica ma alquanto stretta, comunque passato il Passo di San Leonardo, dopo un’altra serie di curve più agevoli, troviamo lungo la strada un bel castello e decidiamo di fermarci. Il paese che scopriamo chiamarsi Pacentro è delizioso e vale una sosta .
A Sulmona parcheggiamo lungo la strada vicino a Porta Napoli. La città famosa per i confetti è piccolina e si visita agevolmente in un paio d’ore.
Notevole il Complesso Dell’Annunziata edificio religioso nato nel 1320 come ospedale per i pellegrini, all’interno del Palazzo Annunziata, ed una chiesa annessa, ed altre belle chiese come quella di Santa Maria della Tomba. Compriamo i confetti e ripartiamo direzione Rivisondoli.
A Rivisondoli c’è un’area di sosta camper che però non ci convince quindi proseguiamo per Pescocostanzo e parcheggiamo nel piazzale della funivia.
16/8, il centro di Pescocostanzo è lontano dal piazzale della funivia (a piedi) così ci spostiamo nel parcheggio degli autobus in centro. Non è un parcheggio perfetto ma ci fermiamo solo un paio d’ore, il tempo di ammirare il centro storico e la sua fantastica Chiesa. Ci spostiamo poi a Rivisondoli dove parcheggiamo nell’area camper suddetta per fare le nostre solite operazioni e ne approfittiamo per fare un giro. Nel paese incontriamo vecchi amici e decidiamo di andare a pranzo insieme.
Dopo pranzo, con calma, ripartiamo alla volta di Barrea dove ci fermiamo nell’area di sosta ( area sosta da Maria) vicino al lago. Per fortuna abbiamo prenotato perché c’è un sacco di gente e spostarsi con il nostro camperone non è sempre agevole. L’area ha invece un servizio di pulmino che porta nel centro di Barrea e a Cividella Alfedena. Parcheggiamo, e usufruendo del servizio navetta, visitiamo il grazioso paese di Barrea con la sua rocca dalla quale si gode una vista spettacolare sul lago.
Vediamo l’interessante museo dei pipistrelli e un altro piccolo museo sui Sanniti che ha pochi reperti ma una gentile ed erudita signora che lo gestisce che ci racconta un po’ di storia sannitica. Tra l’altro la signora mi consiglia di leggere Viteliù, romanzo storico, che prontamente ho letto e che mi ha fatto capire la storia dei Sanniti meglio dei musei.
Facciamo aperitivo godendoci il tramonto e poi scendiamo al lago a piedi. Ceniamo all’area di sosta che ha anche un ristorante.
17 agosto, ci facciamo portare a Cividella Alfedena dove c’è il Museo del lupo e l’oasi protetta dei lupi accolti da piccoli e non più in grado di essere reintrodotti nella vita selvaggia. Si vedono molto da vicino ed è davvero emozionante.
Pranziamo e lungo la strada scendiamo a piedi a Villetta Barrea. Lì incontriamo alcuni cervi che pascolavano tranquillamente in un giardino.
A Villetta c’è un enorme campeggio ma, vista la stagione, era sold out. Dopo una piacevole passeggiata lungo il fiume aspettiamo la navetta che ci riporta a Barrea e finiamo la giornata con un bel bagno nel lago. Aperitivo presso il bar dell’area di sosta e poi cena in camper.
Il giorno successivo partiamo presto per Scanno passando attraverso Passo Godi. Il paese è un po’ più a nord di Barrea sull’omonimo lago (dicono che abbia la forma di un cuore) che però non si vede dal paese. Parcheggiamo nel parcheggio della seggiovia.
Scanno è veramente un bel paese pieno di bei palazzi. Per prima vediamo la Chiesa di Santa Maria della Valle. Camminiamo a lungo, visitiamo le chiese aperte. È un paese ricco di storia , molto amato dai fotografi (ci sono molte foto di Henri Cartier-Bresson). La cosa che rimane più impressa sono i portoni riccamente decorati, per me che li amo in generale un’occasione continua di foto.
Ripartiamo ad ora di pranzo e ci fermiamo lungo la strada in un punto panoramico per pranzare ed arriviamo a Pescasseroli, luogo natale di Benedetto Croce.
Andiamo subito a visitare l’area protetta degli orsi (salvati da circhi stranieri) all’interno del Centro Visite ( 10-18,30) dove si trovano anche 3 istrici e altri animali. Un piccolo museo ed un giardino appenninico completano il tutto. Facciamo un giro di Pescasseroli, molto carina, e concludiamo con il nostro solito aperitivo nella piazza antistante la bella chiesa medievale dei Santi Pietro e Paolo.
19/8, con le bici ci andiamo a fare un bel giro nei dintorni, il tempo è ballerino e dopo un paio d’ore rientriamo. Ci spostiamo quindi a Opi, piccolo paese dove non ci eravamo fermati all’andata. Parcheggiamo ai suoi piedi e ci incamminiamo verso il centro. Il paese è minuscolo e si vista in breve. Noi ci fermiamo a mangiare alla Pieja che vale davvero la sosta. Oltretutto fanno loro i salumi quindi si possono anche acquistare (veramente ottimi). Dopo pranzo riposino in camper e poi ci spostiamo a Chieti.
La strada all’inizio è tutta curve ma sempre molto panoramica, poi si raggiunge l’autostrada.
L’area di sosta camper di Chieti è decentrato (vicino ai campi di tennis coperti), decidiamo quindi di scaricare e caricare ma non di fermarci. Non c’è molta alternativa di parcheggio per cui ci fermiamo nel solito piazzale degli autobus da dove partono le scale mobili per il centro. E’ un posto comodo per visitare Chieti.
20/8. Stamani è giorno di mercato e il Corso Marruccino è molto animato. Per prima cosa vediamo la cattedrale della quale consigliamo la cripta gotica, e poi vari palazzi, sempre da fuori, in particolare l’eclettico Palazzo della camera di Commercio. Visitiamo il museo Archeologico e il Museo Archeologico della Civitella. Fuori dalla terrazza si ammirano i resti dell’anfiteatro romano ed uno splendido panorama. Lungo le strade si possono ammirare altre vestigia dell’epoca romana come le Terme.
In serata spostamento a Macerata. Qui, nel parcheggio dello Sferisterio, c’è un’area camper (5 euro al giorno) molto comoda per il centro.
21/8 Visita di Macerata. Per prima cosa lo Sferisterio, che ammetto mi ha un po’ delusa, credo vada visto di sera durante uno spettacolo. Giro del centro, varie chiese ma in particolare mi colpisce la Chiesa della Madonna della Misericordia, chiesa settecentesca disegnata dal Vanvitelli molto particolare per i corridoi che la circondano. Vi è custodito un quadro, molto bello di una Madonna della Misericordia oggetto di una forte devozione popolare. Bella anche la Chiesa di San Filippo Neri. Nella centrale piazza della Libertà , nella Torre dell’orologio, c’è un orologio con fasi lunari che ha delle statuine che escono al battere delle ore.
Visitiamo palazzo Buonaccorsi con belle sale che ospitano le collezioni dei musei civici e mostre di arte contemporanea.
Decidiamo di anticipare il rientro di un giorno per non trovare il traffico del fine vacanza e raggiungiamo Pisa in poco più di tre ore e mezzo.
Fine di una bellissima vacanza che solo il camper ha reso possibile in un tempo tutto sommato limitato per la quantità di città e paesaggi che abbiamo visto.
Nicoletta Bacci