Viaggio in camper tra Slovacchia, Polonia e Praga
I Viaggi della Famiglia Bacci- 14 Settembre 2010
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Diario di Viaggio in Polonia , Praga e Bratislavia in camper Componenti equipaggio: Nicoletta e Paolo Bacci 50 anni, Fiammetta 17 anni, Bianca 14 Veicolo : Laika Kreos 3003 Km percorsi spesa gasolio € 650.
5/8 Partiamo alle 16. Preparativi come al solito molto di corsa. Ottimo camper per una volta ogni cosa trova posto, mi avanzano addirittura due scomparti vuoti. Arriviamo a Gorizia dai nostri amici e colleghi in tempo per andare a cena insieme. Tappa utile perché per strada ci siamo accorti di non aver preso né triangolo né giubbino catarifrangente e la radio, nuova ovviamente, ci ha lasciato a metà strada. 6/8 Al mattino sostituzione radio, due chiacchere e puntatine alla locale IKEA per prendere le lenzuola perché quelle che ho, con gli elastici, sono corte per questi lettoni. Partiamo verso le 11 direzione Vienna-Bratislava. Ci fermiamo a pranzo in una delle belle aree di servizio austriache, piove a dirotto tutto il tempo, speriamo bene.
Arriviamo alle 17 a Bratislava e parcheggiamo in uno dei tanti parcheggi del centro ( € 6 fino al mattino) ai piedi del castello. La parte antica di Bratislava, che per il resto non è un granché, è tutta restaurata e pulita, un ampia zona pedonale piena di bar ristoranti e di gente. Passeggiamo fino alle 20 e poi ci fermiamo a cena in uno dei tanti ristorantini molto carini e modaioli ma dai prezzi quasi italiani (€65 in quattro per 4 secondi e due dolci). In Slovacchia infatti usano gli euro quindi i prezzi sono più alti ed accanto alla folla ben vestita che si diverte nei locali eleganti ci sono anche molte persone che chiedono l elemosina. Bratislava è una città che non vale un viaggio ma che vale una fermata se ci si trova a passarci vicino.
7/8 Al mattino partenza con calma, tempo uggioso e paesaggio poco interessante che però diventa gradevole al termine dell’autostrada , da Zilina in poi, quando si incrocia la E50. I paesi sono di montagna con case in legno ma le montagne non si vedono. Ci fermiamo alle 13 in un grazioso villaggio vicino al confine per pranzare. Lungo la strada troviamo un paio di cittadine industriali abbandonate. Dal confine tra Slovacchia e Polonia fino a Zacopane case bellissime in legno in una sorta di stile Gaudì.
Arriviamo a Zakopane alle 15. Ci fermiamo in un parcheggio vicino al centro. Gironzoliamo per una fiera subito fuori il centro dove ci sono balli popolari in costume e vendita di prodotti tipici. Compriamo vari tipi di formaggio tra cui quello dalla forma artistica che di sapore assomiglia alla nostra provola affumicata. Il corso di Zakopane è affollato come Rimini in agosto, una fiumana di gente passeggia a tutte le ore tra bancarelle, ristoranti e spettacoli di strada. Ci stufiamo presto della folla e prendiamo la cremagliera che porta su in quota dove ci sono le palestre di arrampicata, scivoli e altre bancarelle. Scendiamo giù a piedi e ceniamo in un bel ristorante di grigliate di carne (135 zloti pari a € 33 in 4). Nel pomeriggio abbiamo prenotato anche il rafting per l indomani in un agenzia di viaggi privata. L ufficio del turismo è aperto dal lunedì al venerdì fino alle 16 quindi per noi arrivati di sabato è sempre stato chiuso ma a darci tutte le informazioni su Zakopane e dintorni è stato un gentile signore fiorentino con moglie zakopanese.
Ci sono molte passeggiate da fare con vari gradi di difficoltà se non si trovano signori gentili conviene comprarsi una cartina.8/8 Alle 10 partiamo con pulmino dell’agenzia per il rafting un po’ preoccupati perché il cielo è coperto e fa freddino. Per fortuna la compagnia è piacevole, un ragazzo italiano e due amiche una polacca ed una marocchina entrambi parlanti inglese perché il rafting è poco rafting e più gita sul fiume, comunque gradevole ma a saperlo tanto valeva prendere le zattere che fanno il solito percorso pagando meno. Sulla strada del ritorno vediamo moltissime cicogne e delle belle chiese di legno mentre all andata ci eravamo fermati a visitare il castello di non mi ricordo più il nome. Rientriamo a Zakopane verso le 16 puntatina al luna-park, ricordiamoci che abbiamo due figlie adolescenti al seguito che ci fanno ancora l’ onore di venire, e poi di nuovo al parco avventura ( attenzione il percorso più difficile è sconsigliato a che soffre di vertigini).
Zakopane è una specie di Des Alpes; ci sono molti giochi (per chi se la sente c è anche il bungy Jumping), passeggiate , bei laghi e terme nelle vicinanze, noleggio bici, discoteche, insomma di tutto per passare una vacanza piacevole. La sera cena in camper e poi ci spostiamo in un piccolo campeggio familiare subito dopo Zakopane. Facciamo docce e bucato tutto pulitissimo ma al mattino, non avevamo chiesto prezzi all arrivo, ci tirano la fregatura 130 zloti pari a € 33 per una notte.
9/8 Partiamo per Cracovia solo 100 chilometri ma subito fuori Zakopane c è la fila. Ci fermiamo solo per comprare formaggio e visitare una chiesa di legno a Obidova ed arriviamo a Cracovia verso le 12. Parcheggiamo in Via Koletek, parcheggio a pagamento dalle 10 alle 18, comodissimo tra la città vecchia e Kazimierz, il ghetto. Andiamo subito al Wavel, il castello dove tra l’ altro stamani lunedì l’ ingresso sarebbe stato gratuito mentre nel pomeriggio è chiuso. Prenotiamo i biglietti per il giorno successivo e visitiamo la cattedrale, interessante per la quantità di tombe di personaggi famosi. Ci incamminiamo poi verso la città vecchia (Stare Miasto parole da ricordare) ma ci fermiamo poco dopo: siamo affamati e ci imbattiamo in un ristorante consigliato dalla nostra guida Miod Malina. Ristorante carino, si mangia bene spesi l equivalente di €15 a testa. Intanto si scatena il temporale, stamani c era il sole e faceva un gran caldo, ma dura solo un oretta. Fa all’ improvviso freddino, comunque visitiamo la chiesa dei Domenicani e quella dei Francescani, molto particolare per gli affreschi e le vetrate liberty. Nella piazza principale vediamo il Fondaco dei tessuti, dal restauro quasi ultimato, con dentro bancarelle poco interessanti di souvenir ed ambra. Arriviamo fino alle mura ed al Barbacane, vicino a quella porta c è l’ unico museo che volevamo visitare, Museo Carcowsky, ma è chiuso per restauri.
Torniamo passando dal Collegio Maius, anch’esso in restauro, verso il camper dove ci riposiamo e ci attrezziamo per il freddo sopraggiunto. Alle 20 andiamo alla Chiesa di S. Pietro e Paolo dove assistiamo ad un bellissimo concerto di musica da camera. A Cracovia conviene andare subito all Ufficio Informazioni perché ogni sera ci sono moltissimi spettacoli e concerti. Dopo il concerto ci prendiamo un dolce in uno dei tanti caffè/ristoranti della piazza principale dove ci sono molti artisti di strada che si esibiscono.
10/8 Ci svegliamo presto e iniziamo la visita del quartiere di Kazimierz. L’ unica sinagoga interessante è la Vecchia Sinagoga dove c è una mostra permanente su tutte le festività e tradizioni ebraiche ben spiegate e con esposti gli oggetti che servono per i vari riti. Mangiamo in un bar vicino alla piazzetta del mercato dove abbiamo comprato la frutta al mattino ( buona e non cara). Alle due abbiamo prenotato la visita del Wavel: i più interessanti sono gli appartamenti privati con arredi e quadri italiani e bei arazzi fiamminghi. Dopo il Wavel su richiesta di Fiammy visitiamo il Museo Giapponese, un po deludente visto che di tutta la collezione era esposta solo la parte delle spade Satana. Il lungo Vistola, il fiume che scorre a Cracovia,è bello, attrezzato con piste ciclabili, bar e ristoranti: c è anche la possibilità di fare giri sul fiume con piccoli battelli ( le chiamano gondole). Alle 19 siamo nuovamente in centro per ascoltare nella Casa Polacca che si affaccia sulla piazza principale, un concerto di Chopin. Il pianista non ci piace molto ma è comunque piacevole.
Partiamo a sera per Auschwitz ossia per Oswiecim, da notare che fino all’arrivo non si vedono altri cartelli se non questa località, da nessuna parte è indicato Auschwitz o Birkenau. Ci fermiamo in un campeggio casalingo, qui chi ha un bel giardino lo trasforma in un campeggio, € 10 per la notte (c’è un comodo campeggio all’ingresso di Auschwitz ma noi ci siamo fermati prima perché le figlie non volevano dormire vicino a così tanti morti). Doccia e cena.
11/8 Al mattino sbagliamo strada e finiamo prima a Birkenau, per fortuna perché lì incontriamo uno studioso della Shoa con la sua famiglia. Cortesemente ci accolgono nel gruppo e ci uniamo alla loro visita. Per tre ore Andrea Bienati, al quale va la nostra gratitudine, parla e racconta e il tempo letteralmente vola via e quando ci salutiamo siamo dispiaciuti. Ci spostiamo ad Auschwitz dove pranziamo in camper nel parcheggio e poi visitiamo il campo, molto più piccolo di Birkenau e didattico.
Ripartiamo per Wielitza, dove ci sono le miniere di sale, dove arriviamo verso le 19. Il parcheggio della miniera, molto bello, chiude alle 19 e sono molto precisi, così noi arrivati alle 19.15 troviamo la sbarra chiusa e ci piazziamo poco prima in un altro parcheggio che è vuoto e costa la metà e ci lasciamo mettere sul prato all ombra. 12/8 La prima visita guidata in italiano è alle 9.45 ma verso le 8 Paolo è andato a fare i biglietti per non trovare coda (biglietto famiglia 180 zloti). Le miniere si visitano a piedi, circa due ore, e sono interessanti. Magda, la ragazza polacca incontrata a Zakopane ce ne aveva sconsigliato la visita ma non siamo d accordo. Pranziamo al self-service che si trova sottoterra alla fine del tour: si mangia bene ed è economico.
Dopo un po di riposo partiamo per Sandomierz . C’ è un bel campeggio ai piedi della città, ben attrezzato, un grande prato verde con tavolini da pic-nic ed un gestore gentilissimo. Visitiamo la cittadina. La cattedrale è molto bella anche se il ciclo di quadri alle pareti è un po inquietante. Ci sediamo a bere una birra in piazza, piazza tipica polacca quadrata con il municipio al centro. Ci informiamo per fare il giro dei sotterranei ma è possibile solo l indomani e Paolo e Fiammy non sono entusiasti e quindi soprassediamo.
13/8 Solite operazioni di pulizia da campeggio ( bucato e pulizia camper) e partiamo per Zamosh via Nisko- Janow Lubelski. Per poco più di km.100 ci mettiamo quasi tre ore, calcolare gli spostamenti in Polonia è complicato perché, anche se le strade sono generalmente buone, sono strette e trafficate. In ogni caso se non ci sono strade di grande comunicazione, va calcolata una media di 50 km all’ora. Zamosh, che vale la pena della deviazione, è stato completamente restaurata ed è veramente graziosa. Pranziamo sulla piazza con i soliti pierogo ( sorta di ravioli ripieni di ogni caso dal salato al dolce).
Nel primo pomeriggio partiamo per Lublino . Arrivati parcheggiamo in un parcheggio custodito vicino al centro ed andiamo a visitare la città. Iniziamo dal Castello dove però vediamo solo la Cappella della Santa Trinità, la piazza dalla caratteristica forma a mandorla e poi entriamo dentro le mura dalla porta Kirokasta. La città è in festa, Festa Jagellonica, e tutte le stradine del centro sono invase di gente che gironzola tra le bancarelle di prodotti tipici e artigianali. Compriamo vari dolci e salami, pizzi e cappelli. Ci sono delle sfilate in costume medievale, tamburi e suonatori zigani. La guida non decantava Lublino ma a noi, forse anche per l’ atmosfera festosa, è piaciuta molto anche se subito fuori la parte turistica si vedono case “sgarrupate” e facce non troppo rassicuranti. Così decidiamo di andare a dormire a Kasimierz Dolny dove ci fermiamo nel parcheggio lungo il fiume vicino al distributore. Ceniamo in camper dopo una passeggiata al tramonto lungo la Vistola ( munirsi di Autan!).
14/8 Al mattino passeggiamo per il centro,andiamo fino al punto panoramico delle Tre Croci, compriamo lamponi (se ne trovano di buonissimi in tutta la Polonia) ed un orologio al mercatino dell antiquariato ed infine il caratteristico pane (sembra più una briosce) a forma di gallo. Kasimierz è un caratteristico paesino molto carino che può essere usato come punto di partenza per delle facili passeggiate ma noi ci dirigiamo verso il fiume dove prendiamo il battello che ci porta sull’altra sponda Janowiec dove ci attende il trenino che porta alle rovine del castello. Le rovine non sono un granché e mi devo sopportare i commenti sarcastici del resto della famiglia che ho trascinato in questa escursione. Fa un caldo torrido, torniamo verso le 16 e ripartiamo verso Varsavia. In realtà ci dirigiamo a nord di Varsavia dove si trova la casa di campagna di nostre amiche polacche.
Arriviamo lì verso le 18 e ci rilassiamo nel loro bel giardino tra i boschi.
15/8 Nonostante la lauta cena non disdegnamo l’ abbondante colazione che ci è stata preparata e ci attardiamo in chiacchere. Arriviamo quindi a Varsavia che sono già le 11 passate. Parcheggiamo poco più avanti del Parco Lazienky; davanti non si trova posto perché alle 12 c è il concerto sotto la statua di Chopin. Percorriamo la Ulica Ujazdwskie , la via delle ambasciate, poi la commerciale Nowy Swiat fino ad arrivare alla Città Vecchia dove, dopo aver pranzato al Caffè degli artisti, visitiamo il castello reale. La domenica non si paga il biglietto, ma siccome è esposta la Dama con l’ ermellino di Leonardo che viene dal museo Carcowsky di Cracovia , quello chiuso per restauri, paghiamo l ingresso per quello.Il castello è stato meticolosamente ricostruito dopo la guerra ed è pieno di bei mobili francesi. Giriamo ancora per la Città Nuova e poi torniamo sui nostri passi. Spostiamo il camper di fronte al Parco e passeggiamo ancora, ascoltiamo un concerto che viene dato vicino al Palazzo sull Acqua e poi giriamo ancora per Varsavia con il camper nella zona più nuova, poi parcheggiamo di fronte al Palazzo di Giustizia e ceniamo molto bene in un ristorante di cucina ebrea/polacca nella Città Nuova. Accompagnamo le nostre amiche a casa a Varsavia e dormiamo nei pressi di casa loro in un parcheggio custodito.
16/8 Partiamo abbastanza presto seguendo le indicazioni delle nostre amiche verso Zelazowa Wola piccolo paesino che ha dato i natali a Chopin. La strada che conduce lì dovrebbe essere molto caratteristica, ma in realtà è una strada come tante che abbiamo visto in mezzo alla campagna polacca. Il museo di Chopin il lunedì è chiuso e non ci sono concerti ( ci sono solo alcuni giorni alle 12 e alle 15) ma il bel giardino è aperto. Decidiamo allora di andare a visitare il Palazzo di Nieborow che ci piace moltissimo, anche questo gratuito, con il suo bel parco e poi l’ altrettanto piacevole Parco di Arcadia che si trova a pochi chilometri da Nieborow.
Queste visite ci ripagano la giornata, pranziamo in una piazzola nel bosco lungo strada e verso le 15 ci dirigiamo verso Wroclaw (Breslavia) dove arriviamo verso le 19.30. Andiamo alla cattedrale ovviamente già chiusa e decidiamo di passare la notte in un bel parcheggio vicino al Museo nazionale di fronte ad un grande Ministero che non riusciamo a capire di cosa è. 17/8 Siamo scarsi d’ acqua ed il recupero nere è piuttosto pieno, così strada facendo approfittiamo dei pulitissimi bagni del mercato coperto. Wroclaw è una bella città che alterna bellissimi palazzi ad orrorini di epoca comunista anni 70,piena di verde molto ben tenuto come del resto dappertutto in Polonia dove anche i giardini privati sono ben curati. E la città dei trecento ponti: noi non li abbiamo contati ma effettivamente sono proprio tanti. Il Museo nazionale che volevamo vedere il martedì è chiuso, il Panorama lo saltiamo, giriamo a lungo sull isola della cattedrale dove saliamo sulla torre ( ne vale la pena perché il panorama è bello) e ci infiliamo in tutte le chiese.
Male abituati dalla bellezza delle nostre chiese difficilmente si rimane colpiti da qualche chiesa polacca, a parte le chiese in legno che per noi sono una novità,ma almeno qui a Breslavia sono tutte gotiche con interni puliti e lineari sicuramente più piacevoli delle chiese barocche di Varsavia. Continuiamo per il quartiere universitario, l’ immancabile Rynek ( la piazza principale) e poi verso le 12 e dopo 4 ore di camminata decidiamo di rialzare l’ umore della truppa infilandoci in un H&M dove usciamo dopo numerosi acquisti e l’ umore delle figlie decisamente risollevato.
Per concludere in bellezza pranziamo in un ristorante consigliato dalla nostra guida JaDka (Ulica Rzeznica 24/25) menu turistico più bibite a meno di € 20 a testa per un ottimo pranzo di 4 portate in un ambiente elegante con tovaglie di pizzo e argenteria. Un tantino appesantiti ci incamminiamo verso uno dei tanti battelli che fanno fare dei giri lungo l’Odra ma non ci sono abbastanza avventori e non si sa a che ora partiranno. Così, dopo aver fatto un po’ di spesa al mercato coperto , ritorniamo sui nostri passi e vicino al Museo nazionale affittiamo una barca con motore 5 cavalli (65 zloti per un ora) ed il giro lo facciamo per conto nostro.
Dopo i caldi torridi e relativi acquazzoni serali degli ultimi giorni, a Breslavia fa freschino e siamo con pile e scarpe chiuse. Verso le 18 ripartiamo. La strada è piacevole e panoramica ( colline polacche) e disseminata di cartelli turistici che indicano graziosi paesini, abbazie, località termali ma li ignoriamo e dopo una sosta spesa arriviamo dopo un ora a Klodzko dove senza nemmeno entrare in paese andiamo diretti al campeggio (acqua, acqua!). In Polonia purtroppo c è abbondanza di bagni pubblici dove scaricare le cassette del wc ma ai distributori di benzina non è possibile fare acqua perché non hanno cannelle esterne per cui noi alla fine abbiamo fatto acqua solo nei campeggi. 18/8 Diamo un occhiata veloce a Klodzo. La parte restaurata è poca, la cattedrale è interessante, barocca con ancora tutti gli arredi originali. Subito sotto la fortezza c è l’ entrata per la visita ai sotterranei; dice che la visita dura poco ma la truppa scalpita e tralasciamo. Compriamo del pane ed un ottimo strudel nonché le sigarette ( siamo quasi al confine con la Repubblica Ceca ed abbiamo parecchi zloti da spendere). Comunque la scelta di comprare le sigarette in Polonia si rivela azzeccata perché a Praga costano di più.
Ci fermiamo a Klowece paese dal quale parte l escursione sui Monti Tavola. Lasciamo il camper in uno dei numerosi parcheggi ( €2 per tutto il giorno) e ci incamminiamo per i 300 e passa scalini che ci portano sulla cima dei monti. Dalla cima parte un percorso ad anello a pagamento che si snoda tra piccoli canyon, passaggi ricavati dentro fenditure della roccia e massi modellati dal vento. All’arrivo della scalinata in salita c’ è un rifugio dove si può mangiare, terminato il giro che include anche vari punti panoramici, riscendiamo giù tramite una seconda scalinata.
Pranziamo in camper e ci spostiamo per andare a vedere le pietre vaganti. Poco dopo il paese parte un sentiero ma 34 chilometri più giù c è l’ entrata carrabile che fa risparmiare circa due ore tra andata e ritorno dal percorso ad anello ( che dura un altra ora) che permette di vedere queste formazioni rocciose. L’ entrata per le macchine è però regolata e consentita per 15″ ogni ora ( dalle 16 alle 16,15 dalle 17 alle 17,15 e così via).
Noi arriviamo alle 15,20 e quindi ci toccherebbe aspettare le 16. Decidiamo che faremo troppo tardi e quindi ripartiamo direzione Praga dove arriviamo dopo circa 2,5 ore ( ci siamo però fermati ad un supermercato e poi dal benzinaio per finire ultimi zloti).Dopo circa km40 dal confine ceco/polacco inizia l autostrada, finalmente! Arriviamo a Praga e ci dirigiamo verso il centro : esclusa la parte pedonale i parcheggi o sono cari ( calcoliamo € 70 per 1 giorno ) o ci dicono che non ci possiamo dormire. Ormai rassegnati ad andare verso il campeggio troviamo invece posto: passato un ponte ci infiliamo nella prima traversa a sinistra dove sbuchiamo in una piazza con parcheggio a pagamento ma solo di giorno quindi ci viene a costare € 24 al dì. Sulla piazza c è anche un bancomat così possiamo prelevare un po’ di corone ceche. A questo punto però non sappiamo dove siamo così ci infiliamo in un albergo e chiediamo una mappa ( non abbiamo guida di Praga). Scopriamo che siamo vicini al centro così ci incamminiamo ed in 5 minuti siamo in pieno centro.
Praga è bellissima anche se affollatissima. Ci aggiriamo ammirati tra le strade del centro poi mangiamo una pizza e verso mezzanotte facciamo ritorno al nostro camper 19/8 Camminiamo dalla mattina alla sera per Praga perlustrando tutta la riva dx , la parte della cattedrale. Decidiamo di prendere i biglietti per il balletto (cari) ma c’è il lago dei Cigni e le bimbe ci tengono. Lo spettacolo è penoso; la prendiamo a ridere e rivalutiamo tutti i saggi di danza di Bianca . In tutte le chiese e i teatri di Praga ogni sera c è un concerto o uno spettacolo ma se il livello è questo bisogna fare un po di attenzione. Ceniamo in camper sul tardi e andiamo a letto. 20/8 Percorriamo il lato sx di Praga, quello del parco e del castello. Pranziamo al ristorante e poi proseguiamo il nostro tour de force. I ristoranti della zona sotto il castello, dove ci sono le ambasciate, sono i più belli che abbiamo visto e sembrano meno turistici. Verso le 20 torniamo al camper e ci avviamo verso la E50 ed andiamo al campeggio Camp Drusus, grazioso con buoni servizi e pare a 30″dal centro con autobus e poi tram. Noi non l ‘abbiamo sperimentato ma siamo arrivati in 20″ dal centro in camper e il giorno dopo siamo ripartiti.
21/8 Partiamo un po’ prima delle nove. La nostra vacanza è finita, torniamo a casa. Ci fermiamo a pranzo ed a cena, troviamo molto traffico al confine tra Austria e Italia ma a mezzanotte siamo a Pisa.